Superbonus: Retroattività e Stop Compensazione Banche

Il provvedimento del ministro italiano Giorgetti, che prevede la proroga in 10 anni dei crediti d'imposta del superbonus, ha sollevato numerose critiche. Tra queste, vi sono preoccupazioni economiche da parte di associazioni di settore come Confindustria, ABI e Ance, che vedono questa misura come un tentativo di correggere il deficit pubblico, ma che potrebbe avere effetti negativi sull'economia, specialmente per le imprese già con un carico fiscale elevato. Un altro punto di contestazione riguarda l'obbligatorietà dell'operazione, che è stata criticata per limitare la flessibilità delle imprese e dei contribuenti, cambiando direzione rispetto agli emendamenti bipartisan precedenti che lasciavano la scelta al contribuente o all'impresa. Inoltre, ci sono preoccupazioni riguardo agli effetti retroattivi della misura, che potrebbero colpire le imprese già detentrici di crediti di superbonus, creando un ambiente di incertezza. La decisione di spalmare i crediti su 10 anni è vista come un tentativo di mitigare i costi significativi del superbonus sul bilancio dello Stato, stimati superiori a 200 miliardi di euro in quattro anni, ma potrebbe non essere sufficiente a evitare un aumento del debito pubblico.

Inoltre la retroattività della norma è stata vista come un possibile rischio di incostituzionalità, con critiche che evidenziano la necessità di coinvolgere gli attori della filiera edile e di trovare una soluzione indolore per tutti, al fine di uscire dal vortice Superbonus e pensare a nuovi incentivi che non possano minimamente assomigliare a questa situazione.