Riforma del Sistema Penitenziario e Giustizia Penale: Nuove Misure e Assunzioni

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Il decreto-legge introduce diverse modifiche per migliorare il sistema carcerario, la giustizia penale e l'efficienza dei procedimenti penali. Per aumentare la sicurezza e l'efficienza nelle prigioni, è prevista l'assunzione di 1.000 nuovi agenti di polizia penitenziaria, suddivisi tra il 2025 e il 2026, con un piano di spesa dettagliato fino al 2036. Inoltre, saranno assunti venti nuovi dirigenti penitenziari nel biennio 2024-2025 per migliorare il sistema. Per riconoscere le difficoltà del lavoro in carcere, è stata introdotta una nuova indennità per il personale penitenziario, in vigore dal 2025. I medici convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale, che lavorano nelle carceri, potranno svolgere incarichi aggiuntivi fino a completare le 38 ore settimanali.

Per garantire la continuità dell'assistenza sanitaria nelle prigioni, le aziende sanitarie possono avviare procedure concorsuali fino al 2026 per reclutare medici destinati alle carceri. È prevista anche l'assunzione di nuovi vice commissari e vice ispettori di polizia penitenziaria tramite scorrimento delle graduatorie esistenti. La durata minima dei corsi di formazione per gli agenti di polizia penitenziaria è stata ridotta da sei a quattro mesi, con un corso di specializzazione aggiuntivo per chi sarà assegnato alle prigioni per minorenni.

Per affrontare il problema del sovraffollamento delle carceri, verrà nominato un commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria, incaricato di realizzare nuove strutture e migliorare quelle esistenti. Sono state introdotte nuove misure per la liberazione anticipata, come la possibilità per i detenuti di età pari o superiore a settanta anni, con una pena residua compresa tra due e quattro anni, di scontare la pena agli arresti domiciliari. Per mantenere i legami familiari dei detenuti, il numero di colloqui telefonici settimanali e mensili sarà aumentato. Inoltre, il Ministero della Salute e il Ministero della Giustizia collaboreranno per scambiarsi dati sanitari sui detenuti affetti da patologie da dipendenza o psichiche.

I detenuti non avranno più accesso ai programmi di giustizia riparativa. Per facilitare il reinserimento sociale dei detenuti senza un domicilio idoneo, verrà creato un elenco di strutture residenziali in grado di accoglierli, offrendo loro assistenza, formazione professionale e supporto per il reinserimento lavorativo e sociale. Sono state introdotte nuove norme che puniscono i pubblici ufficiali che utilizzano denaro o beni mobili in modo improprio. Sono state apportate modifiche per rendere più efficienti i procedimenti penali e per semplificare l'accesso a misure alternative alla detenzione. Infine, i detenuti che non possono offrire valide opportunità di reinserimento attraverso il lavoro potranno partecipare a servizi di volontariato o attività di pubblica utilità non retribuite. Tutte queste misure sono progettate per essere attuate senza creare nuovi costi per lo Stato, utilizzando le risorse già disponibili.

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