Putin e la strategia nucleare russa

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Sale la tensione tra Russia e Ucraina con l'annuncio di Putin di continuare a sviluppare armamenti nucleari come garanzia di deterrenza strategica ed equilibrio di potere. Sul campo, Putin ha dichiarato che quasi 700.000 russi stanno combattendo in Ucraina, un incremento rispetto ai 617.000 di dicembre 2023. A maggio, la Russia ha aperto un nuovo fronte nella regione di Kharkiv. Durante il vertice G7 in Italia e il summit Nato a Bruxelles, Putin ha proposto un accordo per cessare le ostilità se Kiev ritirerà le truppe dalle quattro regioni parzialmente occupate e rinuncerà ad entrare nella Nato, proposta subito rifiutata dall’Ucraina e dai suoi alleati. Il G7 ha ribadito il sostegno all'Ucraina e l'importanza della sua integrità territoriale.

Putin ha poi annunciato cambiamenti nella dottrina nucleare russa, escludendo attacchi preventivi ma aumentando la soglia di allerta. Stoltenberg della Nato ha dichiarato che l'Alleanza sta valutando il dispiegamento di più armi nucleari, mentre Tajani ha negato ogni discussione sul tema in ambito Nato. Le nove potenze nucleari mondiali hanno aumentato i loro arsenali nel 2023, con 9.585 testate pronte per l'uso e 2.100 in stato di allerta operativa. Russia e Stati Uniti possiedono quasi il 90% delle armi nucleari globali, mentre la Cina ha rapidamente espanso il suo arsenale. Anche l’India, il Pakistan e la Corea del Nord stanno aumentando le loro capacità nucleari. La Russia ha inoltre siglato un trattato di partenariato strategico con la Corea del Nord, impegnandosi a fornire supporto militare in caso di guerra.

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