Organizzazione del Ballottaggio in Francia: Strategie, Ritiri e Impatto Politico
In Francia, l'organizzazione del voto del ballottaggio del 7 luglio segue un sistema elettorale uninominale maggioritario a doppio turno, dove il paese è suddiviso in 577 distretti o collegi uninominali, ciascuno dei quali elegge un deputato. Il primo turno si è tenuto il 30 giugno, e se nessun candidato ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti (più del 50% con almeno il 25% degli elettori registrati), si procede al ballottaggio il 7 luglio. Per accedere al secondo turno, un candidato deve avere ottenuto almeno il 12,5% dei voti nel proprio collegio, senza considerare il 12,5% come percentuale dei voti validi, ma come percentuale degli aventi diritto, inclusi coloro che non hanno votato. Questo sistema permette anche la possibilità di "triangolazioni", ovvero situazioni in cui al ballottaggio possono partecipare non due, ma tre candidati, pur essendo generalmente raro per le elezioni legislative francesi.
Il presidente francese Emmanuel Macron ha sciolto l'Assemblea nazionale in seguito alla sconfitta subita al Parlamento europeo, portando alla necessità di elezioni anticipate. Questo evento ha posto in discussione la stabilità politica in Francia, con il presidente che spera in una maggiore stabilità nell'Assemblea attraverso lo scioglimento anticipato. Tuttavia, i recenti risultati delle europee hanno messo in luce la complessità del sistema elettorale francese, che potrebbe influenzare l'esito delle elezioni legislative.
Più di 200 candidati si sono ritirati dal ballottaggio, influenzando così l'esito delle elezioni. La decisione di ritirarsi può essere strategica per evitare la vittoria di un avversario, specialmente in contesti in cui la vittoria di un partito potrebbe avere ripercussioni significative sulla composizione dell'Assemblea nazionale 2.