Mediamente quanto durano i trattamenti nei casi più lievi di cancro al seno e soprattutto è sempre necessaria la chemioterapia?

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Nei casi più lievi di tumore al seno, come quelli diagnosticati in stadio 0 (carcinoma duttale in situ) o stadio I, la durata del trattamento può variare a seconda delle specifiche terapie adottate e delle caratteristiche individuali del paziente. Tuttavia, è possibile fornire una stima generale della durata media dei trattamenti.

Per i tumori al seno in stadio 0 o stadio I, il trattamento spesso include la chirurgia (mastectomia parziale o lumpectomia), seguita dalla radioterapia per ridurre il rischio di recidiva. La chirurgia stessa è un intervento relativamente breve, con una degenza ospedaliera di solito di pochi giorni. Successivamente, la radioterapia può durare dalle 3 alle 6 settimane, con sedute quotidiane dal lunedì al venerdì.

In alcuni casi, se il tumore è ormonoresponsivo, può essere prescritta una terapia ormonale (come tamoxifene o inibitori dell'aromatasi) che si estende per 5-10 anni, ma questa terapia è di mantenimento e non interferisce significativamente con la qualità della vita quotidiana.

Comunque è necessario precisare che nei casi più lievi di tumore al seno, come quelli in stadio 0 o stadio I, la chemioterapia non è sempre necessaria. La decisione di includere la chemioterapia nel trattamento dipende da diversi fattori, tra cui le caratteristiche molecolari del tumore, come la presenza di recettori per gli ormoni (estrogeni e progesterone), lo stato del recettore HER2 e il grado di aggressività del tumore, valutato attraverso il grading e test genetici come l'Oncotype DX.

In generale, la chemioterapia viene spesso utilizzata quando il tumore è HER2-positivo e non viene trattato esclusivamente con terapia mirata anti-HER2, o quando il tumore è triplo negativo, ovvero non esprime recettori per estrogeni, progesterone e HER2, anche se di piccole dimensioni, poiché questo sottotipo è considerato più aggressivo. Inoltre, se un test genetico, come l'Oncotype DX, indica un alto rischio di recidiva anche in un tumore in stadio precoce, la chemioterapia può essere consigliata.

Nel caso di tumori in stadio 0, come il carcinoma duttale in situ, la chemioterapia non è indicata poiché il tumore non ha invaso i tessuti circostanti e non si è diffuso ai linfonodi o ad altri organi.

Per i tumori in stadio I, la chemioterapia potrebbe non essere necessaria se il tumore è di piccole dimensioni, ben differenziato (grado basso) e ormonoresponsivo (ER/PR-positivo), con un basso rischio di recidiva. In tali casi, il trattamento può essere limitato alla chirurgia, seguita eventualmente da radioterapia e/o terapia ormonale.

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