Legge di Bilancio 2025: tutte le possibili novità tra tagli fiscali, bonus e riforme previdenziali

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La Legge di Bilancio 2025 include diverse misure rilevanti che mirano a stimolare l'economia e supportare vari segmenti della popolazione. Una delle principali novità riguarda il taglio al cuneo fiscale, che vedrà una destinazione di circa 10,8 miliardi di euro per il rinnovo di questa misura. Si tratta di un intervento che punta a ridurre il costo del lavoro e, di conseguenza, a incentivare le assunzioni e l’aumento dei salari netti.

La manovra prevede anche una riduzione delle tasse per il ceto medio, abbassando l'aliquota IRPEF dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro, con l'aggiunta di un ampliamento dello scaglione fino a 60.000 euro. Questo intervento intende sostenere la capacità di spesa delle famiglie di reddito medio, favorendo il consumo interno e contribuendo alla crescita economica.

Un'altra misura significativa è il "bonus mamma in busta paga", che mira a incentivare la natalità. Attualmente, lo sgravio contributivo è destinato alle lavoratrici dipendenti con almeno tre figli, ma il governo intende prorogare la decontribuzione per le mamme con due figli e estendere questo beneficio anche alle lavoratrici autonome. Questa iniziativa è parte di una strategia più ampia per contrastare il calo demografico in Italia.

Sul fronte previdenziale, la Legge di Bilancio 2025 prevede un possibile rinnovo delle misure già esistenti, come Quota 103, Opzione Donna e APE sociale, sebbene con alcune restrizioni aggiuntive. È allo studio anche un allungamento della finestra di accesso alla pensione anticipata ordinaria, ma il confronto su questi punti è ancora in corso.

Per aumentare i salari dei lavoratori dipendenti, si sta valutando l'introduzione di una flat tax del 15% sugli straordinari. Questa misura potrebbe portare a un guadagno netto maggiore per chi svolge ore aggiuntive, stimolando la produttività e incentivando l’impegno lavorativo.

Infine, è in discussione l'introduzione di un tetto unico ai fringe benefit, compresi beni e servizi come auto aziendali e telefoni cellulari forniti dalle aziende ai propri dipendenti. La soglia di esenzione fiscale potrebbe essere fissata tra 1.500 e 2.000 euro, uniformando così le condizioni di esenzione per tutti i lavoratori.

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