La tragedia di Marcinelle: un ricordo indelebile nella storia dell'emigrazione italiana
La tragedia di Marcinelle dell'8 agosto 1956 avvenne nella miniera di Bois du Cazier, situata nella regione della Vallonia, Belgio. Alle otto del mattino, un errore umano e norme di sicurezza inadeguate causarono un incendio dovuto a una scintilla elettrica che innescò la combustione dell'olio ad alta pressione. Il fumo invase rapidamente i tunnel sotterranei, causando la morte di 262 minatori su 274 presenti, tra cui 136 italiani. L'incidente evidenziò la fragilità delle condizioni lavorative dei minatori, molti dei quali erano immigrati italiani, e portò a una maggiore consapevolezza sulla sicurezza nelle miniere.
La tragedia fu particolarmente significativa per la comunità italiana, simbolo delle difficoltà affrontate dai lavoratori emigrati e delle loro famiglie. Le condizioni pericolose e la mancanza di adeguati sistemi di sicurezza erano comuni nelle miniere belghe, dove molti minatori italiani perdevano la vita senza che venissero registrati come incidenti sul lavoro per evitare di pagare indennizzi alle famiglie.
Marcinelle segnò un punto di non ritorno per la migrazione italiana, contribuendo alla formulazione dell'articolo 48 del Trattato di Roma del 1957, che sancì la libera circolazione dei lavoratori all'interno della Comunità Economica Europea e l'abolizione delle discriminazioni basate sulla nazionalità. La tragedia rafforzò anche il legame tra italiani e belgi, evidenziando il contributo degli immigrati allo sviluppo economico del Belgio.
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