La situazione dell'interruzione volontaria di gravidanza in Europa e nel mondo
In Europa, l'interruzione volontaria di gravidanza (IVG) è generalmente consentita senza restrizioni in molti paesi, ma in alcuni come Andorra, Monaco, Finlandia, Polonia, Islanda, Liechtenstein, Irlanda e Gran Bretagna, le leggi sono più restrittive. Nel mondo, l'aborto è illegale o limitato a casi estremi in sei paesi su dieci. In Europa, otto paesi hanno legislazioni fortemente restrittive sull'IVG, tra cui l'Irlanda, che sta valutando l'abrogazione dell'ottavo emendamento della Costituzione che vieta l'aborto tranne in casi di pericolo per la vita della madre.
La mappa del Center for Reproductive Rights mostra che in 37 paesi su circa 70 che consentono l'aborto, è possibile interrompere la gravidanza entro le prime 12 settimane. Altri paesi estendono il limite a 14 settimane. Tra i paesi in cui l'aborto è consentito senza altre restrizioni che il trimestre ci sono, ci sono gli Stati Uniti, Canada, Australia, Russia, Cina, Italia, Germania, Francia e molti altri in Europa. In paesi come Cipro, Giappone e India, l'aborto è consentito in molti casi, inclusi motivi di salute fisica e mentale della donna, malformazione del nascituro, stupro e condizione socioeconomica della gestante.
Tuttavia, in molti paesi del Sud America, dell'Africa, del Medio Oriente e del sud-est asiatico, l'aborto è strettamente limitato o non consentito nemmeno in casi di pericolo per la vita della madre. Tra questi paesi ci sono Angola, Egitto, Gabon, Guinea-Bissau, Madagascar, Senegal, Iraq, Laos, Isole Marshall, Filippine, Repubblica Dominicana, El Salvador, Haiti e Nicaragua. Alcuni paesi consentono l'aborto in casi di stupro, malformazione del feto, incesto, o quando la vita della madre è in pericolo, come Nigeria, Somalia, Libia, Sudan, Afghanistan, Bangladesh, Paraguay, Venezuela e Indonesia.
In Europa, l'aborto è consentito su richiesta della gestante senza restrizioni in molti paesi, ma in alcuni come Andorra, Malta, San Marino, Polonia, Liechtenstein, Monaco, Gran Bretagna, Finlandia e Islanda, le leggi sono più restrittive o consentono l'aborto solo in casi di straordinaria gravità.