Auto elettriche in Italia: a che punto siamo con la rete di ricarica

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Negli ultimi anni, la crescita delle infrastrutture di ricarica per le auto elettriche in Italia ha subito una notevole accelerazione, ma c'è ancora molto da fare per raggiungere gli obiettivi futuri. In due anni, come si evince dal rapporto di Motus-E, il numero di punti di ricarica pubblici è quasi raddoppiato, passando da 32.776 a 60.339. Questo incremento è la testimonianza di un maggiore impegno verso la transizione ecologica, anche se restano ancora numerose sfide da affrontare per garantire una copertura adeguata a tutto il territorio.

Ad oggi i punti di ricarica attivi sono 60.339, di cui il 49% di tipo veloce e ultrarapido, una caratteristica fondamentale per supportare la crescente domanda di auto elettriche. Nel solo terzo trimestre del 2024, sono stati installati ulteriori 3.347 punti di ricarica, dimostrando come l'espansione della rete sia in atto, anche se non uniforme sul territorio nazionale. Infatti, il nord Italia detiene il 58% dei punti totali, mentre il sud e le isole rappresentano appena il 22% del totale, evidenziando una disparità geografica che necessita ancora di interventi strategici per essere colmata.

Tra le regioni, la Lombardia è al primo posto con 11.687 punti di ricarica installati, seguita dal Lazio con 6.217 e dal Piemonte con 6.035. Anche a livello provinciale, Roma è la leader con 4.919 punti di ricarica, seguita da Milano e Napoli. Questa distribuzione riflette la necessità di favorire la crescita di infrastrutture anche nelle aree meno servite per evitare che la transizione all'elettrico resti un fenomeno circoscritto alle zone più industrializzate e densamente popolate.

Le autostrade rappresentano un altro punto critico. Attualmente, sono presenti 1.057 punti di ricarica nelle aree di servizio autostradali, un numero triplicato rispetto ai 310 di due anni fa. Tuttavia, la metà delle aree di servizio non è ancora dotata di infrastrutture di ricarica, rendendo i viaggi lunghi ancora difficoltosi per chi guida veicoli elettrici. L'espansione della rete autostradale è fondamentale per aumentare la fiducia dei consumatori nella mobilità elettrica, soprattutto in un contesto come quello italiano caratterizzato da spostamenti frequenti e su lunghe distanze.

Un altro aspetto critico riguarda i punti di ricarica in attesa di connessione alla rete elettrica, che al momento rappresentano il 17,8% del totale. Sebbene questo dato sia in calo rispetto agli anni precedenti, indica ancora una certa lentezza nelle procedure burocratiche e autorizzative, che rischiano di frenare il potenziale di crescita del settore. Accelerare questi processi è essenziale per sostenere una mobilità più sostenibile e rendere realmente praticabile l'utilizzo di auto elettriche per tutti.

Il futuro della mobilità elettrica in Italia dipende quindi da un impegno congiunto di istituzioni, industria e operatori del settore, per colmare le lacune esistenti e garantire una rete capillare e affidabile. L'obiettivo di 100.000 punti di ricarica appare ambizioso ma necessario se l'Italia vuole essere pronta alla scadenza del 2035, quando le auto a combustione interna non saranno più in vendita. Solo una crescita coerente e distribuita delle infrastrutture potrà dare le certezze necessarie agli utenti e contribuire alla riduzione delle emissioni.

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