Additivi alimentari pericolosi per chi soffre d'asma: una guida per la prevenzione

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Per le persone che soffrono di asma, una corretta gestione della dieta può fare una grande differenza nella prevenzione dei sintomi. Alcuni additivi alimentari, usati comunemente per conservare, migliorare il gusto o il colore degli alimenti, possono scatenare reazioni allergiche o peggiorare i sintomi respiratori. In questo articolo, vedremo quali additivi sono considerati più rischiosi per gli asmatici e come evitarli leggendo attentamente le etichette dei prodotti alimentari.

I solfiti sono tra gli additivi più noti per causare problemi agli asmatici. Questi composti chimici, indicati con i codici E220-E228 sulle etichette alimentari, sono utilizzati principalmente come conservanti in una vasta gamma di prodotti, tra cui vino, birra, frutta secca, succhi di frutta, conserve e prodotti da forno. Gli asmatici con una sensibilità specifica ai solfiti possono sperimentare sintomi come broncospasmo, tosse, respiro sibilante e, nei casi più gravi, attacchi d'asma. Per evitare questi additivi, è fondamentale leggere attentamente le etichette dei prodotti alimentari e preferire alimenti freschi e non trattati.

I benzoati, come il benzoato di sodio (E211), sono un altro gruppo di additivi che possono scatenare reazioni allergiche e irritare le vie respiratorie negli asmatici. Questi conservanti sono spesso utilizzati in bibite gassate, succhi di frutta, marmellate, salse e molti altri alimenti confezionati. L'esposizione ai benzoati può portare a sintomi respiratori, tra cui respiro affannoso e attacchi d'asma. Evitare bevande e cibi confezionati che li contengono può ridurre significativamente il rischio di reazioni indesiderate.

Il glutammato monosodico (MSG), indicato come E621, è un esaltatore di sapidità molto comune in molti cibi trasformati, snack salati, zuppe e piatti pronti. Anche se le prove scientifiche non sono ancora conclusive, alcune persone con asma riportano un peggioramento dei sintomi dopo aver consumato alimenti contenenti MSG. I sintomi possono includere respiro affannoso, oppressione toracica e mal di testa. Per chi soffre di asma, è consigliabile fare attenzione a questo additivo, soprattutto nei cibi confezionati e nei ristoranti che lo utilizzano ampiamente.

Anche i coloranti artificiali, come la tartrazina (E102), sono noti per causare reazioni allergiche in alcune persone asmatiche. Questo colorante, presente in caramelle, bibite, dolci e molti alimenti trasformati, può scatenare sintomi come respiro affannoso e attacchi d'asma. Limitare il consumo di alimenti colorati artificialmente e scegliere prodotti naturali può essere un passo utile per ridurre il rischio.

Infine, i nitriti e nitrati (E249-E252), utilizzati come conservanti in carni lavorate come prosciutto, pancetta, salsicce e salumi, possono contribuire alla formazione di composti irritanti durante la cottura ad alte temperature. Questi additivi possono irritare le vie respiratorie e aggravare i sintomi asmatici. Ridurre il consumo di carni lavorate e preferire opzioni fresche e non trasformate può aiutare a minimizzare l'esposizione a questi conservanti.

Per chi soffre di asma, evitare gli additivi alimentari potenzialmente pericolosi inizia con l'abilità di riconoscerli sulle etichette degli alimenti. Le leggi sulla sicurezza alimentare impongono che tutti gli ingredienti e gli additivi siano elencati sulle confezioni, ma è importante sapere cosa cercare.

Gli additivi alimentari sono indicati con il loro nome specifico o con un codice "E", seguito da un numero che li identifica. Ad esempio, i solfiti possono apparire come "anidride solforosa" o con i codici E220 a E228. In modo simile, i benzoati sono indicati come "benzoato di sodio" o con il codice E211, e il glutammato monosodico come "MSG" o E621.

Quando si fa la spesa, prendere l'abitudine di leggere attentamente la lista degli ingredienti è fondamentale. Controllare le etichette di cibi e bevande, in particolare quelli trasformati o confezionati, può aiutare a identificare e evitare gli additivi problematici. Se un prodotto non riporta chiaramente gli ingredienti, è meglio evitarlo. Inoltre non bisogna dimenticare che durante la giornata probabilmente ingeriamo diversi alimenti che possono contenere questo tipo di sostanze, il cui accumulo può diventare veramente pericoloso per i soggetti più fragili.

Esistono anche applicazioni per smartphone che permettono di scansionare i codici a barre degli alimenti e visualizzare rapidamente gli additivi presenti. Questi strumenti possono essere particolarmente utili per chi è appena agli inizi nel riconoscere i composti chimici o per chi ha bisogno di confermare velocemente se un alimento è sicuro.

In generale, preferire cibi freschi e non trasformati, cucinare a casa e fare uso di ingredienti naturali può ridurre notevolmente l'esposizione agli additivi alimentari nocivi. Consultare un medico o un nutrizionista è sempre consigliato per ottenere una lista personalizzata degli additivi da evitare in base alla propria condizione.

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